Sankt Peter in Holz / Teurnia
Programma
ore 19:30 visita guidata al sito archeologico di Teurnia a cura del Landesmuseum Kärnten; partenza dal Römermuseum Teurnia - Sankt Peter in Holz 1, 9811 Lendorf bei Spittal/Drau
ore 21:00 cena al sacco presso la Friedhofkirche Teurnia - St. Peter in Holz 172, 9811 Lendorf bei Spittal/Drau
ore 21:30 inizio spettacolo nella Friedhofkirche Teurnia
lingua evento: tedesco
per informazioni: teurnia@kaerten.museum , +43 (0)476233807 , +43 (0)5053630599 , +43 (0)5053630547
si ringrazia: Landesmuseumkärnten, Ferdinand Kragl
La prima volta che sono arrivato da queste parti è stata una domenica a Spittal, con tutti i negozi chiusi e fuori dalla biblioteca uno scaffale di libri in disordine. Non ho mai capito se il mio prendermi su la Knaurs Kulturführer in Farbe - Turkei sia stata una cosa lecita, forse addirittura auspicata dai bibliotecari di Spittal, oppure un furto bello e buono; sta di fatto che quel testo mi ha guidato fedelmente per tutta l’Anatolia e se non ci fosse stata la prima guerra mondiale, il confine, la guerra civile siriana e il nuovo muro di cemento contro i rifugiati, mi avrebbe guidato fino a dove volevo arrivare davvero, fino alla città del protagonista del nostro spettacolo Muhammad, fino ad Aleppo. Invece mi sono dovuto fermato a Karkemish, il sito archeologico oggi diviso tra esercito turco, forze siriane fedeli ad al-Assad e milizie curde YPG-YPJ, l’antichissimo centro di smistamento del legname conteso già tra egiziani ed ittiti, la città sull’Eufrate che i greci venuti dietro ad Alessandro chiamarono Eυρωπος/Europos come quell’altra, più a oriente, dove era una sinagoga con immagini di uomini e di donne. E a ripensarci ora, ora che non sono più a Spittal ma giusto a qualche km di distanza, su un colle dove un tempo era una città fortificata a dare sulla Drava come la città fortificata di Karkemish dava sull’Eufrate, la Knaurs Kulturführer mi appare sotto tutta un’altra luce, quasi un libro di magia.
A distogliermi da queste fascinazioni è il genio tedesco per le cose fatte bene. Il Landesmuseum Kärnten ha fatto davvero un ottimo lavoro qui a Sankt Peter in Holz, dove fin dall’inizio del XX secolo scavi archeologici hanno restituito i resti dell’antica città di Teurnia, centro abitato fin dall’età della pietra, poi villaggio dei Celti Ambidravi, infine oppidum romano assurto in epoca tardo imperiale al ruolo di capitale della provincia del Noricum mediterraneaum.
Rimango colpito soprattutto da tre scelte:
- quella di ospitare il museo in un vecchio fienile costruito secondo la tradizione carinziana, una costruzione straordinaria, un edificio su quattro piani con tetto spiovente, muri a sassi intonacati di bianco, mandolati in mattoni rossi e la rampa per i carri che è la collina stessa. Dentro sono statue, epigrafi, capitelli di epoca romana visti tante altre volte, ma vederli qui in questo contesto agreste fa tutto un altro effetto, par come riportare al senso della terra, al senso delle cose
- quella di proteggere lo scavo della chiesa episcopale del V secolo a tre navate con un fabbricato di listelli di legno, che oltre ad alleggerire la struttura portante in acciaio aiuta ad immaginare come quegli stessi resti in pietra, un tempo, dialogassero proprio col legno, col legname, cogli alberi della zona
- quella di non colmare gli spazi con troppi cartelli esplicativi ma di lasciarli così come sono, con lo spazio vuoto tra le rovine a invitare i sensi e l’immaginazione; e infatti di fronte al mosaico della chiesa cimiteriale lo spettacolo è straordinario: gli animali raffigurati paiono vivi, l’aquila sul pavimento è la stessa che si vede in cielo appena usciti, il cervo quello che t’attraversa la strada quando torni a casa col buio